Il bollo per i motocicli segue le stesse regole di quello per l'auto, cioè è una tassa di possesso, che va pagata anche se il mezzo non viene utilizzato, e l'importo viene determinato in base alla potenza del motore. La scadenza è febbraio o agosto di ogni anno.
Dal punto di vista fiscale, si definiscono motocicli i veicoli a motore a due ruote destinati al trasporto di persone (massimo di due, compreso il conducente), di cilindrata superiore a 50 cc. I veicoli a due ruote fino a 50 cc si definiscono invece ciclomotori.
Il bollo per i motocicli segue le stesse regole di quello per l'auto, cioè:
- è una tassa di possesso, quindi va pagata anche se il mezzo non viene utilizzato;
- l'importo viene determinato in base alla potenza del motore, misurata in chilowatt (Kw);
- il calcolo dell'importo dovuto viene effettuato interrogando direttamente il database del Pubblico Registro Automobilistico (Pra), tramite il sito dell'Aci, nel quale viene richiesto solo di inserire la targa del veicolo.
A differenza che nell'auto, però, la scadenza naturale per il rinnovo del bollo può solo essere nei mesi di febbraio o di agosto di ogni anno. Non è consentito pagare in mesi dell’anno diversi.
Scegliere tra motociclo e ciclomotore
Nelle città, è sempre più diffuso l'uso dei veicoli a due ruote. Chi intende optare per questa possibilità, deve scegliere se acquistare un ciclomotore o un motociclo. Ecco le principali differenze:
- il ciclomotore è più economico, sia come acquisto, sia come gestione; è più leggero; è più soggetto ai furti; paga il bollo solo se viene utilizzato; non può circolare nelle tangenziali e nelle autostrade;
- il motociclo ha un costo variabile in base alla cilindrata; è più pesante; è un po' meno soggetto ai furti, ma dipende molto dal modello; richiede il pagamento del bollo anche se non viene utilizzato; può circolare nelle tangenziali e nelle autostrade, se di cilindrata almeno 150 cc.